Percepisco la distanza,
quando lo spazio affollato dai miei sospiri
incontra il tuo essere taciturno
che sempre più a lungo m’ignora.
Daccapo, contro ogni mia volontà,
mi ritrovo spaiata indugiando.
Daccapo, contro ogni mia volontà,
mi ritrovo spaiata indugiando.
Avverto il tuo dolce corpo vicino al mio
mentre costruisci pensieri lontano da me.
Permeate le mie spoglie, a mal in cuore,
Permeate le mie spoglie, a mal in cuore,
d’uno sconforto cupo che estirpa l’affetto.
Aspiro sognante la mancata complicità
che è principio del nobil sentimento.
Questo freddo pezzo di carne
pregiudica l’amore e la sua strada.
La delusione gli ruba il posto
e pervade il mio animo ingenuo.
Cedo e facendo finta di niente
Cedo e facendo finta di niente
rinuncio triste al mio desiderio.
Mascherata di tregua si presenta
ma è inizio di ogni fine.
Così ogni mio racconto e voglia
si perdono e smettono di espletarsi,
maltrattati e consumati involontariamente
dalla sordità dei tuoi sensi impegnati.
La collera inconclusa e silente,
giace sul mio fianco inerte
giace sul mio fianco inerte
e lentamente muori gridandomi;
colma di agonia è la perdita.
Non serve dire più niente,
torna presto a farmi compagnia...
la tua assenza si dipinge di solitudine.
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