domenica 30 giugno 2013

To Write: Mille stagioni


17.03.2012 Mille stagioni

“Tu chi sei?
Io chi sono?”
Mi guardi, occhi morti,
sguardo spento.
Fiori di pesco, è primavera!

Diritto nei meandri scuri.
Guardami,
piena d’acqua in volto.
Sorriso dei girasoli, ma è notte!
Deciframi, come una volta.
Il mio essere.
Gigli bianchi, ho un brutto presentimento. 

Dov’è finito l’amore?
E’ scappato.
- Colpa tua!
- No, tua!
Stanco delle conversazioni monotone,
discussioni insensate,
è andato via.
In un momento d’ira,
il vuoto frastuono.
Gli abbiamo sparato.
Lo rincorriamo,
non soddisfatti.
Sanguinante, ci implora
di cessare il massacro.
Non vogliamo vedere.
Non vogliamo trattare.

Non vogliamo ascoltare.
“- Abbiamo bisogno di te!
Perchè scappi?
- Voglio vivere!
- Scusaci, non riusciamo
a non maltrattarti!”
Altro non voleva,
se non donarci felicità.
Margherite innocue,
nascondono ortiche.
“Aspetta, e se fossi tu...
Tu ci hai sparato! Falso idealista! Manipolatore!

Vai via, per favore,

vai via e lasciaci soli!”
Tornare nel passato,
piacevole cecità che davi.
Rose in fiore, petali, volan via.
Odore amaro, trafigge.
“Come hai potuto farci questo?
Ci fidavamo di te!

Eppure, sei essenza, senza te,
non potremmo sussurrarci un ‘ti amo’.
Non mi lasciare andare via.
Non perdermi struggente amore.
Che bello riaverti!
Torna nel senno della ragione,
lasciaci amarci.”
Tulipani, ci osservano e ridono.
Ridiamo anche noi, presi per mano,
mille stagioni. 
© Hypnos CMP

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