mercoledì 4 giugno 2014

22 Novembre 2013

Discendo svestita,
come Inanna indebolita,
il dissenso riprende a camminare.

Le mie gambe non smettono di tremare,
le mie parole non mi terranno in piedi,
i miei pensieri si lasceranno spaventare.

Una gabbia che rinchiude desideri
e trasforma i sogni in astrazioni.
Eppure tu ci sei, qui rimani.

Il tuo tepore mi avvolge,
trasformi lacrime in sorrisi,
e mille altri te ne voglio dedicare.

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