domenica 29 giugno 2014

30 Giugno 2014 (Bologna)

Percepisco la distanza,
quando lo spazio affollato dai miei sospiri
incontra il tuo essere taciturno
che sempre più a lungo m’ignora.


Daccapo, contro ogni mia volontà,
mi ritrovo spaiata indugiando.
Avverto il tuo dolce corpo vicino al mio
mentre costruisci pensieri lontano da me.


Permeate le mie spoglie, a mal in cuore,
d’uno sconforto cupo che estirpa l’affetto.
Aspiro sognante la mancata complicità
che è principio del nobil sentimento.



Questo freddo pezzo di carne
pregiudica l’amore e la sua strada.
La delusione gli ruba il posto
e pervade il mio animo ingenuo.

Cedo e facendo finta di niente
rinuncio triste al mio desiderio.
Mascherata di tregua si presenta
ma è inizio di ogni fine.


Così ogni mio racconto e voglia
si perdono e smettono di espletarsi,
maltrattati e consumati involontariamente
dalla sordità dei tuoi sensi impegnati.

La collera inconclusa e silente,
giace sul mio fianco inerte
e lentamente muori gridandomi;
colma di agonia è la perdita.



Non serve dire più niente,
mio amico, compagno ed amante,
torna presto a farmi compagnia...
la tua assenza si dipinge di solitudine.

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